Un perla dal sud, la Malvasia nera dei Poderi La Fenice di Surbo, Lecce. Inaspettato assaggio di un intrigante vitigno della tradizione, rielaborato, sempre con grande rispetto per il territorio, da Fabio Mecca. Da vigneti di oltre 50 anni, allevati ad alberello, si ottiene un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, profumo di confetture di frutti piccoli a bacca rossa, sentori di vaniglia e leggermente speziato. Un gusto elegante, morbido e pieno, tannini dolci e gradevoli. Si abbina con formaggi stagionati, carni alla griglia, agnello, selvaggina e pietanze piccanti. La vendemmia avviene di regola nella seconda decade di settembre. Abbiamo assaggiato la prima annata in produzione, il 2012. Della Malvasia Nera la Fenice mette in bottiglia una piccola quantità di appena 2.000 bottiglie… una piccola parte della più complessiva produzioni di vini del territorio e di prodotti ortofrutticoli (complessivamente sono 30 gli ettari di terreno utilizzati dall’azienda)  distribuiti in tutta Europa con particolare attenzione al mercato russo. Il vitigno Malvasia Nera Lunga, come le altre Malvasie a bacca nera, appartiene a quella famiglia di vitigni il cui nome “Malvasia” deriva da una variazione contratta di Monembasia, roccaforte bizantina abbarbicata sulle rocce di un promontorio posto a sud del Peloponneso, dove si producevano vini dolci che furono poi esportati in tutta Europa dai Veneziani con il nome di Monemvasia. Il vino fatto con questa varietà era divenuto estremamente popolare, tanto che Venezia pullulava di osterie, chiamate Malvase, consacrate al suo consumo.