Nel 1966 quattordici cooperative di viticoltori della Champagne decisero di affrontare insieme la grande sfida dell’ammodernamento tecnologico e una presenza moderna nei grandi mercati di esportazione. La soluzione fu una cooperativa di secondo grado – un po’ sul modello della cooperazione trentina qui da noi -: Union Champagne con sede ad Avize dove nel 2013 è stato inaugurata una nuova sede centralizzata. Oggi Union Champagne vede 2mila persone coinvolte direttamente fra contadini, operai e impiegati, enologi. Orpale, 100% Chardonnay, millesimato e prodotto nelle annate migliori è da sempre al vertice qualitativo della gamma: una parte del vino base non svolge la fermentazione malolattica così da preservare freschezza e mineralità; le uve provengono tutte dalle migliori parcelle della Côte des Blancs . Questo Orpale 1996 – è tuttora in vendita, a 595€ la cassa di quattro millesimi 1996, 1998, 2002 e 2004 – era stato dimenticato in un angolo del nostro magazzino vino. Riemerso grazie ad un trasloco è finito in degustazione. Alla stappatura, il pessimismo ha prevalso: tappo di antica fattura, ovviamente, dalla scarsa resistenza…ciò nonostante, nel bicchiere invece palesa un colore molto bello, caldo, con bollicine molto fini, non molte in verità, che garantiscono un perlage minimo. Al naso, però iniziano le vere sorprese: i profumi sono netti, puliti, senza distorsioni: crema pasticcera, nocciola, pane tostato. Il palato, poi, è incredibile: Orpale è fresco, ha una stupenda vena acida; certamente ha note più calde dovute all’età – siamo a 23 anni dalla vendemmia – , ma non è affatto scarico, senza vitalità. Note fruttate ancora ben marcate che si fondono con quelle dell’evoluzione. Finale potente, molto lungo. Un grande Champagne a conferma che il lavoro svolto dall’Union poggia su basi molto valide. Chapeaux!