“Un prodotto che ci ha visti impegnati quotidianamente in questi due anni, l’inizio di un grande ciclo per la storica cantina La Versa e per l’Oltrepò Pavese». Con queste parole Andrea Giorgi, presidente di Terre d’Oltrepò (realtà che possiede il marchio La Versa insieme al colosso Cavit) saluta il ritorno sul mercato del Testarossa 2015, la cuvée top di gamma della cantina di Santa Maria della Versa. “Per noi il Testarossa 2015 non è solo lo spumante di ottima qualità contenuto nella bottiglia, ma è molto di più. Siamo convinti che abbia una valenza sociale, profonda, quasi sentimentale: permette al consumatore di partecipare direttamente ad un progetto davvero grande, rivolto ad un intero territorio”.
In bocca entra pulito, grazie a un “dosaggio” (Brut) capace di valorizzare al contempo aromaticità e corpo del vino. Uno spumante che riempie bene il palato anche una volta deglutito, con ritorni di frutta e richiami vagamente salini piacevoli, che invitano il sorso successivo. In bianco con pigiatura soffice. Così il mosto fermenta con lieviti selezionati a temperatura controllata. La cuvée rifermenta poi in bottiglia con ceppi di lieviti esclusivi di La Versa. Una lunga attesa per 36 mesi dalla vendemmia e 1 mese in bottiglia dopo la sboccatura danno le caratteristiche di leggiadria e croccantezza alle bollicine.
Al naso il profumo appare ben pronunciato; si nota fragranza di confettura di ribes, nocciola tostata e alloro. Al gusto, il sapore è morbido, ma fresco e vivo, molto armonico, con gradevole fondo di piccoli frutti maturi che si sofferma a lungo in bocca. Un Grande ritorno che meglio non poteva esprimere le caratteristiche dell’ottima vendemmia 2015.
L’attenzione del presidente Giorgi ricade poi sulle sfumature positive che il Testarossa potrebbe avere sul comparto vitivinicolo oltrepadano. «Deve infondere fiducia ai nostri soci, perché è la dimostrazione tangibile che anche una grande cantina cooperativistica, qual è Terre d’Oltrepò, può fare vini di alta qualità», spiega senza giri di parole. E annuncia che la storica cuvée di La Versa non è destinata a restare l’unico esempio in questa direzione: “È il primo di una lunga serie di prodotti d’eccellenza – aggiunge – che presenteremo già a partire dal prossimo Vinitaly, frutto della nostra esperienza, ma soprattutto della passione dei nostri enologi e delle nostre cantine. “.