(di Giordana Talamona) Prosegue oggi (sabato 1 febbraio.ndr) il Derthona 2.0, la manifestazione organizzata dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, dove incontrare i produttori del timorasso, il grande bianco piemontese, che vanta le potenzialità di invecchiamento di un rosso. Dalle 10.00 alle 18.00, presso il Museo Orsi di Tortona, sarà possibile conoscere la nuova annata 2018 e assaggiare le annate più vecchie, alcune di quasi vent’anni, che ne dimostrano l’eccezionale carattere.

Coltivato sin dal XIV secolo, il timorasso è un vitigno molto sensibile ai marciumi e alle muffe, con rese molto variabili. Anche per queste caratteristiche ha rischiato l’estinzione fino all’arrivo, negli anni Ottanta, di Walter Massa e di un gruppo di coraggiosi viticoltori, che hanno deciso di scommettere nelle sue potenzialità. Oggi è tornato nella sua terra d’elezione, i Colli Tortonesi, nelle vallate Curone, Grue, Ossola e in Val Borbera, passando in soli dieci anni da 25 a 175 ettari.

Recentemente è stata approvata dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi la sottozona Derthona, che dovrebbe ottenere, secondo le aspettative, il beneplacito del Ministero delle Politiche Agricole prima della vendemmia 2020. L’obiettivo è quello di dare identità e riconoscibilità a questo nobile vino piemontese, attraverso il suo territorio e la sua storia (Derthona è il nome di Tortona nell’antica Roma).

In controtendenza per un bianco, il timorasso si gioca la carta del tempo, puntando dunque a uscire sul mercato con alcune selezioni “Derthona Riserva” ben 3 anni dopo la vendemmia. Ed è proprio il tempo, oltre al suolo, al microclima, all’artigianalità dei vitivinicoltori, a fare la differenza. “Il tempo è ciò che i grandi industriali non possono comprare e di cui noi artigiani non possiamo fare a meno” – ha ribadito Walter Massa, padre del timorasso.

Assaggiando le varie annate in degustazione, non si può che dargli ragione: il timorasso cambia nel tempo, passando dall’essere un giovane ragazzino stizzoso, a un elegante gentiluomo di campagna. 

Tra gli assaggi che potete fare oggi, non perdetevi questi:  

Colli Tortonesi Timorasso Derthona 2010 di Claudio Mariotto. Davvero irresistibile al naso per quei profumi di nocciola, pepe bianco, scorza d’agrume e fiori gialli. Il sorso è coerente al naso, supportato da sapidità e lunga persistenza. Elegante.

Derthona Vigneti Massa 2013. Decisamente espressivo per quei ricordi di leggera torrefazione, spezie, miele e cedro. Sorso sapido, ricco con leggero retrogusto di caramello. Lungo.  

Colli Tortonesi Timorasso Doc Il Montino 2012 di La Colombera. Che bel naso! Si parte dal miele di acacia, per andare sulle erbe aromatiche e una sventagliata di spezie a pioggia. Al gusto è espressivo, ricco, materico e molto lungo. Proviene da un unico vigneto coltivato su terreni argillosi chiari e scuri. I vini di Elisa Semino, The Queen of Timorasso, sono sempre una bella conferma.

Colli Tortonesi Timorasso Doc Ronchetto 2002 di Cantina Poggio. Ha trama speziata e fruttata, questo timorasso diventato da poco maggiorenne. Eppure mantiene la grinta di un giovinetto, che può ancora durare a lungo. Grande complessità al naso, dal lime, alla cera d’api, al pepe bianco sino alla frutta gialla. Il sorso è complesso, pieno, ma vivo e ampio. La riprova che il timorasso può durare a lungo…e di più!

Colli Tortonesi Timorasso Doc Grue 2017 di Pomodolce. Naso intrigante di erbe aromatiche, delicati fiori gialli e ricordi di spezie dolci, che cambiano istante dopo istante nel bicchiere. Sorso particolarmente fine e lungo, con lunga sapidità finale. Un gran bel vino!

Colli Tortonesi Timorasso Doc La Zerba Antica 2016 di Cantine Volpi. Affascinanti profumi di mela cotogna, note minerali e spezie leggere (ricordi lievi di cannella). La bocca è fresca e piacevole. Molto interessante. Un vino appena presentato al pubblico, non ancora in commercio. Si distingue dal consueto stile della cantina per la macerazione prefermentativa di qualche ora.

Derthona Timorasso Castagnoli 2010 di Mutti. Naso elegante, con profumi di cedro, vaniglia, ginestra e miele. Il sorso è complesso, potente ma elegante al contempo. Piacevolissimo.

Derthona Timorasso Origo 2010 di Vigneti Repetto. Sorso d’impatto, con soffi agrumati, note iodate e speziate. La bocca è ampia, con bella traccia minerale in chiusura. Lungo ed elegante.