Il Daniele Zamuner Riserva del fondatore Extra Brut 2009 è voluto dalla continuatrice dell’esperienza di Daniele e Gabriella Zamuner, Alessandra, una giovane lady dagli occhi azzurri ma molto decisa e lungimirante.  La  Riserva Extra Brut 2009 ha sostituito il 2008 esaurito agli inizi dell’anno.

In commercio anche nel formato Magnum, le Riserve Extra Brut e Rosé Brut sono annata 2006 (il Rosé Brut è stato Campione del Mondo nel Challenge internazionale Euposia del 2015). Le prime bottiglie di Millesimato prodotte dalla nuova generazione Zamuner entreranno in commercio nel 2021,  essendo vendemmia 2018 (3 anni sui lieviti),  e costituiranno una novità della cantina che affiancherà alle classiche etichette “mature” (2009 – 2010) una linea più “giovanile” (2018). Zamuner è apprezzato anche perché su richiesta e in numero limitato in base alla disponibilità,  ommercializza anche alcune annate storiche “sur lie” tutt’ora in catasta con tappo corona. Da sempre uno degli estimatori storici è il creatore di vini Severino Barzan,che lo volle come alfiere alla Bottega del Vino in un’epoca nella quale bollicine – erano gli anni Ottanta- era sinonimo esclusivamente dello champagne. L’enologo è Andrea Rudelli .

Se richieste, si provvede alla sboccatura con circa 2-3 settimane di attesa. La cantina si sta preparando al secondo tiraggio (messa in bottiglia) delle bollicine dopo la scomparsa del fondatore Daniele Zamuner ((avrebbe compiuto 86 anni il prossimo 3 agosto) al quale sono state intitolate le bottiglie di Riserva.  Nel segno della tradizione voluto da papà Daniele quest’anno sono state impiantate circa 700 barbatelle di Pinot Nero e Chardonnay che andranno ad aumentare la produzione di questa eccellenza nel panorama enologico: «Ho voluto piantare le nuove barbatelle di pinot anche per provare che significa – racconta Alessandra, apparentemente  timida ma molto volitiva – ed è stato molto bello  vedere la campagna che si rinnova, un progetto che continua, con nuovi innesti che vanno a rinforzare vigne d’età media ormai vicina ai trenta anni».

 Il caveau racchiude preziose annate prima della sboccatura, dal 1985 in avanti.  Che dire di questo vino? prima di tutto, una freschezza incredibile per uno spumante di dodici anni, con bollicine leggiadre e fragranti in quantità. La felicità in un bicchiere. Finale lungo e pulente, eccezionale con carni alla griglia.