(di Carlo Rossi) Continuiamo nel nostro percorso da Nord a sud del Paese alla ricerca di perle che offre l’enologia d’ Italia. Da Orgosolo, Sardegna, arriva un vino che ha creato non poche emozioni al suo assaggio. Il Cannonau Riserva Orgosa 2016 Doc di Giuseppe Musina, agricoltore di razza. L’azienda è la prima ad imbottigliare ad Orgosolo e nasce all’alba del terzo millennio, nel 2002 recuperando vigneti di famiglia e in parte nuovi impianti, con coltura biodinamica sin dall’inizio, semina di cereali e leguminose senza nessun uso di chimica in campo. In cantina utilizza solo lieviti autoctoni con fermentazione spontanea a temperatura ambiente nessun filtraggio o chiarifica.
“Nei vini che passo in legno, aggiungo 3gr di solforosa a hl, Per il resto solo uva.” racconta Beppe Musina. A Orgosolo, Negli anni ’70 si coltivavano 700 ettari di vigneti ora ridotti a circa 350, principalmente a cannonau.
Musina si caratterizza come innovatore sin dal principio; cambia la filosofia barbaricina, introducendo il biodinamico e mettendo in etichetta un vino che in precedenza ancora non era ritenuto meritevole di una propria caratterizzazione, con una etichetta che parlasse a tutto il mondo della bellezza e della bontà di sapori di un luogo magico tutto da scoprire, con una fama che, a torto, lo riteneva aspro ed inacessibile. Me ne aveva parlato con entusiasmo l’amico giornalista Riccardo Lagorio, ed aveva ragione. Passione anima e cuore sono la cifra di questo produttore. Un vino emozionante, questo Cannonau riserva non filtrato. I vigneti sorgono su terreni composti prevalentemente da sabbione di disfacimento granitico , ricco quindi di acidità ed in grado, insieme al clima mite e contraddistinto da buone escursioni termiche, di donare ai vini freschezza e sapidità.
Una riserva di grande struttura ed equilibrio, elegante come pochi vini assaggiati sinora. Un vino che parla di territori assolati, selvaggi e splendide albe e tramonti. Sin dal suo ingresso nel bicchiere il vino ci racconta di ciò. Si presenta elegante e regale. Intenso il suo colore rosso, con nuances di prugna americana. Potenti espressioni di confettura di ciliegia sotto spirito arrivano al naso che non resta indifferente alle sollecitazioni di fichi viola maturi, spezie e caffè, note delicate per questo Cannonau riserva tradizionale in purezza. Il sorso scende caldo , attraversa spazialità inebrianti, dal balsamico al salino, dal mare alla terraferma, sapori di piccoli frutti di bosco e rosmarino. Finale di fico d’india maturo. Affina in botte per diciotto mesi dopo un passaggio in acciaio di sei mesi.