Un piacere poter tracciare la trama del racconto di vini come il Barolo Docg annata 2011 che Flavio Sartori di Scuderia Italia, a sinistra nella foto, propone in circa 1000 bottiglie ad un pubblico amante dell’assaggio di vini italiani più iconici. Vino che esige rispetto. Noto per essere “il Re dei Vini, il Vino dei Re”, amato da sovrani e nobili fin dal Medioevo il Barolo è riconosciuto fra i più famosi e rinomati vini rossi al mondo. La sua produzione deve sottostare ad un disciplinare molto restrittivo.
È ottenuto esclusivamente a partire da uve Nebbiolo, coltivate in cinque degli 11 comuni delle Langhe, caratterizzati dalla nebbia, che – durante tutta la vendemmia – si forma lungo gli argini del fiume Tanaro e si espande sulle colline, avvolgendo i vigneti. Dopo la vendemmia le uve pigiate sono lasciate a macerare per 12-14 giorni. «Le uve dei vari vigneti vengono vendemmiate, pigiate e macerate separatamente senza aggiunta di lieviti né riscaldamento delle vasche. La temperatura di fermentazione può così seguire il suo decorso naturale, senza intervento dell’enologo – racconta Flavio – L’affinamento dura per sei mesi in barrique e 24 in botte grande di rovere».
Batonnage settimanali fino alla primavera, quando i vari lotti vengono assemblati per proseguire l’affinamento. Il risultato? un vino elegante, dal carattere espressivo e particolarmente sofisticato, di colore rosso granato, con riflessi aranciati. Il profumo è intenso e persistente, spiccano note fruttate, floreali e speziate, di viola, frutti rossi e vaniglia. Il gusto è profondo ed espressivo, ricorda la confettura e le ciliegie sotto spirito, con note di cannella, pepe, noce moscata. Perfetto per accompagnare arrosti, carni rosse, selvaggina, ma anche formaggi a pasta dura e piccante. È inoltre un ottimo vino da meditazione. Come accade molto spesso nel nostro paese, il commerciale determina anche il fallimento di terroir così unici. E’ il caso della querelle proprio emersa in questi giorni attorno a bottiglie rinvenute nella Gdo sotto i dieci euro, e che invece attenti selezionatori come Flavio Sartori propongono soltanto all’horeca d’elite.
Spesso si tende ad esagerare con la produzione di grandi nomi della nostra vitivinicoltura, col rischio poi di danni incalcolabili. Flavio ha selezionato un vino fatto con di grappoli da vigneti siti in La Morra, Barolo, Monforte, Serralunga e Verduno, con esposizione verso sud . Qui l’altitudine media è pari a 250 metri sul livello del mare . I terreni calcareo, argilloso-limoso; rese per ettaro bassissime intorno ai 50 quintali per degustare un vino top vendemmiato ad ottobre inoltrato, quando scema la forza dell’estate e tutto si fa autunno, più intimo. Prezzo 72 euro iva inclusa.