(di Carlo Rossi) In qualità di produttore di vini, dalla tenuta umbra La Madeleine, la Famiglia D’alema realizza etichette molto interessanti, a cominciare dallo spumante Nerosé, Pinot Nero in purezza, pas dosé, dal caratteristico colore “a buccia di cipolla” grazie a dodici ore di contatto bucce/mosto. Il Nerosé è un Pinot nero 100%, metodo classico, di  13 gradi realizzato unendo dodici parcelle diverse di uve e con sessanta mesi di affinamento in bottiglia. Un vino che conquista immediatamente col suo bouquet intenso: piccoli frutti di bosco uniti a note d’agrumi, di melagrana  e pompelmo rosa. La prima annata prodotta è stata il 2012 di questo vino proveniente da vigne che poggiano su suoli ancestrali, risultato dell’osmosi del tempo, dell’abbandono dell’antico mare e della formazione di suoli ricchi in minerali.  

«In quella zona tra Narni e Otricoli, non c’è una grande tradizione di vitigni autoctoni, anche se da poco abbiamo impiantato del ciliegiolo, ma ci vorrà del tempo per vedere i primi risultati – dice Massimo D’Alema – .  Il pinot nero è un vitigno molto difficile, che ama stare al nord, noi abbiamo un micro clima particolare, con una collina ventosa di circa 200 mt, allevamento guyot, esposta a nord est e un terreno argilloso, ma con fossili marini che testimoniano la presenza del mare in epoca pleistocenica. Terroir che conferisce sapidità al vino. Le uve vengono raccolte in piccole cassette da 10 kg ciascuna e subito vinificate a freddo. Facciamo macerare in pressa per 12 ore al fine di ottenere il colore a buccia di cipolla. Il vino che otteniamo viene avviato alla spumantizzazione secondo il metodo classico, rifermentando in bottiglia». Il colore, come detto, è un perfetto buccia di cipolla, il perlage risulta fine e molto persistente. Vino  in grande equilibrio con i sentori di crosta di pane e di terziarizzato. Al gusto è pieno, la spuma in bocca è cremosa, presenta una ottima sapidità con un finale armonico e setoso.

Il sud dell’Umbria, quasi al confine con il Lazio, tra i comuni di Narni e Otricoli è il buen ritiro eletto da D’Alema. Nel 2008 acquista l’azienda agricola La Madeleine, trasformando quello che era un allevamento di “limousine” in un’ azienda vitivinicola d’eccellenza, ne sono testimoni  i numerosi riconoscimenti conquistati in questi anni. Da allora affiancato dalla consorte e dai figli, e da Riccardo Cotarella, ha iniziato, più che un’avventura, una sfida quella di coltivare vitigni internazionali e non autoctoni.