(di Alessandra Piubello – prima parte) Oltre 400 etichette di Morellino di Scansano Docg e Chianti Docg in degustazione e circa 110 aziende presenti per l’anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino alla Fortezza da Basso di Firenze.

Ci siamo subito concentrati sulle nuove annate di Morellino di Scansano 2021 (29 campioni) e Riserva 2019 (dieci). Una denominazione in ascesa che ha riscontrato un aumento medio della qualità di tutti i produttori presenti. Il Morellino di Scansano ci ha davvero piacevolmente stupito: la tipicità del sangiovese (detto appunto morellino, e qui devo rimarcare la perplessità sull’aggiunta di Rosso nel nome della manifestazione Chianti Lovers & Rosso Morellino che ha indebitamente soppresso ‘di Scansano’, che sarebbe invece compreso nel nome della Docg) è emersa in tutta la sua succosa piacevolezza. Vini di grande bevibilità, freschi, anche se non mancavano campioni più strutturati e complessi. I Morellino che ci hanno più colpito sono stati quelli di Alberto Motta, Antonio Camillo, Fattoria Le Pupille, L’anime a rallegrar di Riccardo Capua, Ghiaccioforte di Tenuta Ghiaccio Forte, Heba 2021 di Fattoria di Magliano, Bellamarsilia di Poggio Argentiera. Delle dieci Riserve 2019, le due più impressive sono state quelle di Alberto Motta e di Fattoria Le Pupille.

La denominazione raccoglie oltre 350 cantine (200 delle quali associate al consorzio di tutela) e si sviluppa su 1.500 ettari a vigneto, tra i comuni di Scansano, Magliano, Campagnatico, Roccalbegna, Semproniano e Manciano, vitati per lo più a sangiovese. La produzione è di circa nove milioni di bottiglie distribuite per l’80% in Italia e per la restante quota principalmente negli Stati Uniti d’America, Germania, Belgio e Svizzera. Nel 2021 il consorzio ha introdotto nel disciplinare la possibilità di aggiungere “Toscana” alla denominazione, per puntare alla forza del brand regionale, soprattutto all’estero.