(di Enzo Russo) Milano è una città  con molti ristoranti ed enoteche dove gli amanti del buon bere possono degustare tantissimi vini ed è anche meta di aziende vinicole che vogliono farsi conoscere per come hanno fatto il vino in Toscana e in Trentino. E noi abbiamo avuto l’occasione di toccarli con il palato.

Sono stati degustati alcuni vini di punta delle due cantine, delle vere eccellenze che hanno sorpreso il palato per le loro carattestiche organolettiche.

Guido Busetto, patron della cantina chiantigiana, ha proposto due etichette,  il Chianti Classico DOCG 2016, un Chianti Classico che più “classico” non si può, Sangiovese 100%, con tutta la sua intensità olfattiva e cromatica, e il supertuscan “Barullo”, Toscana IGT 2019 un taglio bordolese, ma toscano nel profondo dell’animo.

Giulio Larcher, titolare dell’azienda trentina ha invece presentato due eccellenze della sua cantina: il Sauvignon Blanc Declivi a Maso Corno 2016, ottenuto da uve allevate sui pendii di fronte alle Piccole Dolomiti, in un contesto pedoclimatico straordinario che conferisce al vino caratteristiche organolettiche uniche, e il Trento Doc Rosé Giulio Larcher 2017, metodo classico di Pinot Noir in purezza, che offre al tempo stesso corpo e freschezza. I quattro vini sono stati abbinati alle raffinate preparazioni gastronomiche dello chef del Corallium, Domenico De Gennaro, che ne hanno valorizzato le caratteristiche.